Marco Pellegrini

40 anni
Ingegnere

Mi chiamo Marco Pellegrini, ho 40 anni, sono sposato con Sara ed ho due figli: Gregorio di 7 anni e la neo arrivata Matilde Sofia di appena 2 mesi.
Da quando mi sono sposato abito in Pozzi anche se sono nato e cresciuto a Querceta dove il babbo, da oltre 40 anni, ha un negozio.
Sono diplomato geometra e nel 2006 mi sono laureato ingegnere iunior all’Università di Pisa per poi iscrivermi nel 2007 all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Lucca.
Nonostante i miei genitori non mi abbiano mai fatto mancare niente, ho sempre cercato una indipendenza anche economica e per questo dall’età di 14 anni, fino al termine dell’Università, ho fatto con gioia ed orgoglio la stagione estiva come barista presso il bagno Alcione a Forte dei Marmi.
Dal 2007 svolgo la professione come libero professionista nel campo dell’edilizia con particolare attenzione agli aspetti relativi alle strutture delle costruzioni.
Dal 2014 sono anche Direttore Tecnico di una azienda di Carrara che produce dispositivi di sicurezza e principalmente mi occupo dello sviluppo e certificazione di nuovi prodotti oltre che della normazione sia in ambito nazionale (UNI) che europeo (CEN).
Dalla libera professione ho imparato a comprendere i rischi, assumermi responsabilità ma soprattutto il sacrificio per guadagnarmi quotidianamente la pagnotta; dal lavoro in Azienda ho apprezzato l’importanza del lavoro di squadra.
Mi piace il calcio, sport che ho praticato nelle squadre locali dall’età delle scuole elementari fino all’Università…con risultati discutibili! (per la cronaca sono gobbo!)
In realtà la mia passione più grande è legata al mondo del Palio avendo iniziato a sbandierare prestissimo sia nella Contrada La Quercia che nel Gruppo sbandieratori e musici Palio dei Micci. In Contrada ho ricoperto la carica di consigliere per diversi mandati, nel Gruppo Palio sono tutt’ora in carica.
Nonostante numerosi politici facciano di tutto per mostrare il peggio della politica, a me piace!
Mi candido con Lorenzo Alessandrini semplicemente perché sono testardo e non mi rassegno all’idea di lasciare ai miei figli un paese, non dico peggiore, ma sicuramente più fragile rispetto a quello che ho vissuto ed è questo il motivo che mi ha spinto, con tutte le forze, a creare le condizioni perché nascesse un’alternativa seria e credibile all’attuale amministrazione che avesse una reale propensione verso i giovani e verso il futuro.